Account di servizio dell’istanza poliverso con notizie dal fediverso e sul fediverso a cura di @[email protected]
@deepthroat Sì, ma non esiste soltanto l’app ufficiale: da f-droid poi scaricare Fedilab o PixelDroid
> l’unico elenco che conta realmente
in che senso? Lo sai che non è un elenco automatico, ma ci sono solo le istanze che hanno aderito al Mastodon Server Covenant e infatti tra le italiane mancano istanze molto attive come sociale.network (247), mastodon.opencloud.lu (77), mastodon.cisti.org (60) e poliversity.it (60)
> dove sono tutti ordinati per numero di utenti attivi
Non credo. Se guardo le istanze italiane, oltre a mastodon.uno che è in effetti la più attiva (6.758), vedo Devianze (32) prima di Bida (963) che a sua volta sta prima di Livellosegreto (1.214). Insomma mi sembra che siano ordinate in base a un qualche algoritmo, ma non mi è chiaro quale sia
@mapto @poliverso @enzoesco @mapto Sì, hai ragione. Non avevo visto gli ultimi dati di marzo. Non ho visto ancora i dati più recenti ma il dato di marzo è interessante perché in controtendenza con il resto del Fediverso
@nemo sì, esatto. Ma ammetto che ho equivocato anch’io… se non fosse stato per te me ne sarei accorto solo dopo avere visto nel dettaglio le altre app
@outlook no, non è strano. Qoto non è un puro mastodon e il messaggio che ho inviato era pieno di immagini, link e formattazione. Può essere che il server l’abbia digerito male…
E poi, per citare il poeta, “ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quante ne sogni la tua filosofia, ma le cose che non funzionano nel Fediverso sono ancora di più”! 🤣
@outlook attenzione però, perché i dati sono in decrescita anche per #livellosegreto, ma (come dicevo altrove) la diminuzione è fisiologica per quasi tutte le istanze del Fediverso. Resta il fatto che la timeline locale di Livellosegreto è molto vivace, piena di spunti e povera di tossicità, e questo è quello che conta, a dimostrazione del fatto che @kenobit e gli altri amministratori stanno facendo un buon lavoro sulla comunità…
Ma la contrazione si vede ed è comune non solo al Fediverso, ma anche a Bluesky e (ancora peggio) a Threads, ma con queste due piattaforme non è affatto facile capire i numeri reali
> “dipende anche da fattori quantitativi” sarebbe tornare a confondere indicatori con cause
Non voglio confonderli infatti, ma nella risposta che ti avevo dato prima stavo proprio dicendo che, se è pur vero che quelli che io intendevo erano indicatori e non cause, esistono anche casi in cui il fattore quantitativo impatta sulla qualità (follower morti e alterazioni del ranking sulle tabelle delle istanze globali)
> non sono appoggiati a precisi riferimenti numerici (…) Forse tu ti riferisci a un altro significato della parola?
“Non sono appoggiati a precisi riferimenti numerici” (p. es. la “felicità” dei giovani) non significa che non possano dipendere da fattori quantitativi (p. es. altissima età media della popolazione)
> la mia tesi si limita solo a dire che gli utenti inattivi/passivi non influiscono alla qualità di esperienza degli utenti attivi
Questo mi è chiaro. Ma vorrei che fosse chiaro anche il fatto che se anche gli utenti passivi non impattano sulla tua esperienza (e assumiamo anche che non impattino su quella di nessuno) non significa che la loro presenza eccessiva non sia un indicatore qualitativo problematico. Un cartello che indica un limite di velocità di “30” non impatta necessariamente sulla qualità della strada, ma potrebbe essere dovuto al fatto che la strada è dissestata,
> stavo chiedendo come questo si conclude con: “Però alla fine è una questione di igiene”
L’igiene comporta l’assenza di elementi di contaminazione, attraverso la limitazione del contatto o la loro rimozione. Eliminare gli utenti inattivi, significa limitare il rischio di botnet, significa evitare la conservazione di dati personali inutili, significa ripulire i server da dati inutili e anche diminuire di un minimo il carico verso le istanze verso cui quegli utenti avevano collegamenti. Alla fine si tratta di un bilancio positivo.
> ci stiamo trovando su istanze diverse, e meno male proprio questa è l’idea del fediverso
A questo proposito ho notato che la situazione di qoto.org non è delle migliori. Dal grafico che vedo si nota un crollo eccezionale degli utenti attivi con la polverizzazione di quasi metà utenti attivi in un anno (e il trend è costante).
Allo stesso tempo si ha un aumento degli utenti complessivi, il ché significa che ogni cento utenti che si iscrivono, ce ne sono duecento che smettono di frequentare il social.
Insomma, se si va avanti così, di quella che è stata una delle più interessanti istanze Mastodon (un Mastodon molto modificato, a dire il vero) resterà sempre meno.
Se poi andiamo a vedere qual è la situazione con i blocchi di federazione, anche qui la situazione non è certo delle migliori…
Non sono in grado di fare previsioni né sono in grado di interpretare correttamente questi dati, ma direi che non si possa negare che i meri indicatori quantitativi siano anche indicatori di alcuni aspetti qualitativi.
@alephoto85 interessante, io questa opzione l’ho trovata su Fedilab e la ritengo molto utile. Bisogna comunque Tenere presente che la visualizzazione della Timeline locale di una istanza diversa dalla propria non è mai completa quanto quella che si avrebbe con un account locale. Tuttavia la trovo un’ottima funzionalità che consente di avere almeno un’idea di massima dell’atmosfera che si respira in una istanza
> se non sbaglio, Rodent e Trunks Social non sono open source.
Non ti so dire… Prima di leggere questo articolo non le conoscevo neanche! 😅
> Rodent non l’ho mai provata ma Trunks sì. Davvero ben fatta
Cos’è che hai apprezzato di più?
@nemo in realtà, siccome anche Tusky consente di gestire account diversi da Mastodon (in realtà è perché alcune piattaforme sono compatibili con le api di mastodon), non mi sono reso conto che il titolo fosse da interpretare probabilmente come “app non sviluppate da Mastodon”, Anche a causa del fatto che nel testo si parla proprio di Fediverso e non solo di Mastodon…
Diverse risposte, su piani diversi:
> non ci capiamo, ma anche da conversazioni precedenti credo che questo è dovuto molto più a punti di vista molto differenti
> Per me la misura principale della qualità di un’istanza è che tipo di contenuti vengono pubblicati (quindi qualitativa), e in nessun modo quanti utenti o follower sono registrati
Quindi tu:
Secondo me le tue valutazioni sono errate, ma seppure tu avessi ragione, mi scpieghi perché questo dovrebbe influire sulla comprensione di quello che ho scritto?
> Se fossero servizi a pagamento, si guarderebbero bene dal mantenerli un minuto in piu’ del necessario
Già. Ma se fossero un servizio commerciale quegli utenti se li terrebbero, farebbero finta che fossero vivi e venderebbero agli inserzionisti le pubblicità che gli sono state “mostrate”… 😁
No, perché non abbiamo né strumenti per contattare tutti gli utenti in maniera massiva, né sistemi per filtrare gli utenti inattivi da più tempo per eliminarli
> in che modo in particolare gli utenti passivi peggiorano l’esperienza dei attivi?
Attenzione a non travisare ciò che ho detto: non ho mai affermato che gli utenti inattivi (passivi non significa nulla) peggiorino l’esperienza di un’istanza. Questa è una tua interpretazione sbagliata delle mie parole. Quello che ho detto è che un numero elevato di utenti inattivi è un indicatore dello stato di salute, non una causa che determina lo stato di salute.
*Comunque, sappi che gli utenti inattivi, un po’ peggiorano l’esperienza di un’istanza, per due motivi
> 10% attivi su un milione sono sempre una comunità più vivace da 70% di 1000 utenti.
Certamente, ma non c’entra con quello che ho detto. Le cose sono due: o non mi capisci o non riesco a spiegarmi correttamente: non ho mai parlato di utenti attivi assoluti, ma solo delle percentualli come uno degli indicatori dello “stato di salute”.
> Quello che mi preoccupa è che questo è ovvio anche dai numeri. Non serve nascondersi dietro ragionamenti Hegeliani.
A cosa ti riferisci?
@enzoesco invece gli indicatori numerici possono dirti tantissimo sullo stato di salute di un’istanza. Naturalmente possono darti solo elementi quantitativi, ma come dicevo altrove, gli aspetti quantitativi influenzano quelli quelitativi: se un’istanza molto vecchia ha il 10% di utenti attivi, questo non è particolarmente preoccupante, ma se un’istanza nata un anno fa ha il 10% di utenti attivi, questo indica un problema; se un’istanza presenta 50 utenti attivi, ma non vedi almeno 50 messaggi giornalieri, quell’istanza è a rischio desertificazione; se gli utenti di un’istanza producono troppi messaggi e poche risposte, quell’istanza è destinata ad atrofizzarsi.
@pierobosio hai toccato il punto più importante!
Ora ti faccio un esempio: con Friendica posso contattare tutti gli utenti tramite un’unica email.
Con Mastodon è stato più difficile: ho dovuto inviare un messaggio privato a ogni utente!
Farlo per un’istanza piccolina come poliversity.it è naturalmente più semplice, ma farlo con un’istanza con più di 1000 utenti è complicato. Questo però ti fa capire la cosa più importante: gli sviluppatori di Mastodon (ma gli sviluppatori delle altre piattaforme non sono da meno, eh) potrebbero creare un sistema per fare una pulizia automatica o anche solo per allertare direttamente ogni utente, ma non lo fanno. Perché?
Perché al momento i “numeri GRANDI” sono vitali per la sopravvivenza di Mastodon come fondazione! E sono importanti anche per altri staff di sviluppo (hai mai visto i numeri di Misskey? Sembra il secondo software più usato del Fediverso, ma è un cimitero di utenti cessati). Questo è il motivo per cui un tool di eliminazione massiva degli utenti morti non ci sarà mai.
@Pare Mi devi scusare ma c’è stato un refuso perché ho copiato la stessa frase ma L’ho modificata solo in un punto. Ora ho corretto
@fediverso @ildisinformatico